Destra a-sociale: aumento della povertà e occasioni mancate del Governo Meloni 

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Dalla cancellazione del Reddito di Cittadinanza ai finanziamenti alla sanità privata: come le scelte politiche stanno aumentando le disuguaglianze in Italia.

L’ISTAT Conferma: la Povertà Aumenta Sotto il Governo Meloni 
Secondo i recenti dati dell’ISTAT, quasi un milione di famiglie italiane ha subito una perdita media di 2.600 euro annui durante gli anni del governo Meloni, con un peggioramento delle condizioni economiche soprattutto nel Mezzogiorno. L’abolizione del Reddito di Cittadinanza, sostituito con l’Assegno di Inclusione, ha lasciato senza sostegno migliaia di nuclei in difficoltà. 

Ma l’aumento della povertà non è un fenomeno inevitabile. È il risultato di scelte politiche precise. Il governo in carica ha avuto diverse occasioni per attuare misure a sostegno delle fasce più deboli, ma ha spesso optato per strade diverse, privilegiando interessi economici diversi. 

 Le Occasioni Mancate del Governo Meloni 

AmbitoScelta Politica del Governo MeloniConseguenze sociali
Tassa Extraprofitti BancariFortemente ridimensionata rispetto agli annunciMinore disponibilità di risorse per politiche sociali
Reddito di CittadinanzaSostituito con Assegno di InclusioneRiduzione dei beneficiari, aumento della povertà assoluta
SanitàIncremento fondi alla sanità privata (+4,2%)Indebolimento della sanità pubblica, difficoltà di accesso alle cure
ScuolaTaglio dei docenti statali, aumento fondi scuole privatePeggioramento dell’offerta formativa pubblica
Spese MilitariAumento spesa militare al 2% del PILRiduzione risorse disponibili per welfare e servizi sociali essenziali

 1. La Tassa sugli Extraprofitti Bancari: un’opportunità sprecata 
Una delle prime occasioni mancate è stata la tassa sugli extraprofitti bancari, inizialmente annunciata come misura di giustizia fiscale ma poi fortemente ridimensionata:

  • La versione finale della tassa è stata così attenuata da permettere alle banche di evitare il pagamento semplicemente accantonando una riserva non distribuibile, senza un reale impatto sui loro utili record. 
  • Il gettito previsto (circa 3 miliardi) è stato giudicato insufficiente per finanziare politiche sociali, mentre l’opposizione chiedeva un prelievo più incisivo.  Pd e M5S chiedevano un’aliquota più elevata e senza scappatoie contabili (come l’accantonamento in riserve non distribuibili), che avrebbe garantito un gettito aggiuntivo di 2-4 miliardi.

2. Il Ridimensionamento del Reddito di Cittadinanza 

Nonostante lo stesso governo Meloni abbia ammesso che il Reddito di Cittadinanza aveva salvato un milione di persone all’anno dalla povertà assoluta, la sua abolizione ha lasciato migliaia di famiglie senza sostegno:

  • L’Assegno di Inclusione ha dimezzato la platea dei beneficiari, escludendo soprattutto lavoratori poveri e famiglie numerose. 
  • Le politiche attive per il lavoro, promesse come alternativa, sono risultate inefficaci, con pochi dati disponibili sull’effettivo reinserimento lavorativo. 

 3. Sanità Pubblica vs. Privata: tagli e finanziamenti alla sanità privata 

La sanità pubblica è stata un altro settore sacrificato, mentre quella privata ha visto continui finanziamenti: 

  • Nel 2023, il Fondo Sanitario Nazionale è cresciuto solo dell’1,8%, insufficiente per coprire l’inflazione e il rinnovo dei contratti del personale. 
  • Intanto, i finanziamenti alle strutture private convenzionate sono aumentati del 4,2% nello stesso periodo, con un ulteriore incremento previsto nel 2025. 
  • Le Regioni a guida centrodestra hanno aumentato i fondi alle cliniche private, mentre quelle con gestioni commissariate (come Lazio e Calabria) hanno visto ulteriori tagli. 

 4. Scuola Pubblica Sfavorita, Più Fondi alla Privata 

Un altro paradosso delle politiche Meloni è l’aumento dei finanziamenti alle scuole paritarie (+464 milioni in pochi anni) mentre la scuola statale subisce tagli: 

  • 5.660 docenti in meno nel numero di insegnanti assegnati alle scuole statali in base alle necessità didattiche. La riduzione significa meno cattedre coperte, con conseguente aumento delle classi pollaio e diminuzione dell’offerta formativa.  
  • Stipendi fermi, con aumenti che coprono solo un terzo dell’inflazione. 
  • 750 milioni di euro destinati alle scuole private nel 2025, nonostante la Costituzione preveda che lo Stato debba garantire un’istruzione pubblica di qualità per tutti. 

 5. Aumento delle Spese Militari, meno risorse al Welfare 

Infine, mentre la povertà cresce, il governo ha priorizzato la spesa militare: 

  • L’Italia si è impegnata a raggiungere il 2% del PIL in difesa, con possibili ulteriori aumenti fino al 3,5% richiesto dalla NATO. 
  • Mancano chiarezza e trasparenza su quanto verrà effettivamente speso in armamenti, mentre servizi essenziali come sanità e scuola restano sottofinanziati. 

 Conclusioni: Una Legislatura di sfide sociali ignorate 

I dati ISTAT confermano che la povertà è aumentata, ma non per fatalità. Il governo Meloni ha avuto numerose opportunità per invertire la rotta: 

✔ Una tassa seria sugli extraprofitti avrebbe potuto finanziare welfare e ridistribuzione

✔ Mantenere il Reddito di Cittadinanza avrebbe protetto i più vulnerabili

✔ Investire nella sanità pubblica avrebbe ridotto le disuguaglianze nell’accesso alle cure

✔ Rafforzare la scuola statale avrebbe garantito pari opportunità educative 

✔ Ridurre le spese militari avrebbe liberato risorse per il sociale

Invece, le scelte fatte hanno spesso peggiorato le condizioni delle fasce più deboli, aumentando le disuguaglianze. Se questa è la direzione, i prossimi anni potrebbero vedere un’Italia ancora più divisa tra chi può permettersi servizi privati e chi viene lasciato indietro.

Fonti:

  • Banca d’Italia, Relazione Annuale 2023
  • Rapporto Parlamentare sulla Legge di Bilancio 2024
  • Rapporto Caritas 2024
  • INPS, Monitoraggio AdI 2024
  • Ministero della Salute, Relazione sullo Stato Sanitario 2024
  • AGENAS, Report sui Fondi alla Sanità Privata 2024
  • GIMBE, Osservatorio sulla Sanità Pubblica 2024
  • Ministero dell’Istruzione, Dati sul Personale 2024
  • ARAN, Contratti Scuola 2024
  • Legge di Bilancio 2025
  • Documento Programmatico Pluriennale della Difesa 2024
  • SIPRI, Analisi sulle Spese Militari in Europa 2024

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